STAGIONE TEATRALE LA FILANDA

Venerdì 22 marzo - ore 21

Come ammazzare

la moglie o il marito

Con Bruno Governale e Alessandra Cavallari

Regia di Filippo d’Alessio.
Musiche di Francesco Fiumara.

CINEMATOGRAFO LA FILANDA

Sabato 23 Marzo - Ore 21.00
Domenica 24 Marzo - Ore 16.00 - 21.00 Lunedì 25 Marzo - Ore 21.00

LA SALA PROFESSORI

Regia di Ilker Çatak.

Con Leonie Benesch, Leonard Stettnisch,
Michael Klammer, Rafael Stachowiak.

CINEMATOGRAFO LA FILANDA

PROSSIMAMENTE

May December

Regia di Todd Haynes.

Con Natalie Portman, Julianne Moore,
Charles Melton, Cory Michael Smith.

Stagione Teatrale La Filanda

 

Venerdì
22 marzo 2024

Ore 21.00

 

Biglietti Interi Euro 12.00.

Biglietti Ridotti Euro 10.00.

 

RIDUZIONI:

maggiori di 65
minori di 12 anni
Iscritti Associazione Filanda

 

Prenotazioni Biglietti

 

Come ammazzare la moglie o il marito

di Antonio Amurri

Con MARCO CAVALLARO e  MADDALENA EMANUELA RIZZI
Bruno Governale e Alessandra Cavallari

Regia di  FILIPPO d’ALESSIO.
Musiche di FRANCESCO FIUMARA.
Scene di TIZIANO FARIO.
a cura di Francesco Fanuele.

 

La comicità di Amurri, stringata ed elegante, prorompe, in maniera emblematica, con una vena ironica dissacrante negli assurdi e divertenti “consigli di reciproca e rapida eliminazione”.

Traspaiono in una spietata lente di ingrandimento, vizi e difetti, incomprensioni ed egoismi, nevrosi e comportamenti maniacali di una lunga serie di mogli e di mariti ingombranti, di fronte ai quali non vede altra possibilità che una pronta e spietata eliminazione.

Una commedia dall’ umorismo elegante che punta il dito sulla vita di coppia, ne presenta in modo esilarante le dinamiche che caratterizzano a volte inconsapevolmente il vivere quotidiano.

Il tutto giocato in uno specchio che riflette in una giovane coppia pronta a sposarsi, umori e pensieri e considerazioni sul tema del matrimonio.

Un telefono e un giovane esperto pronti a consolare il turbinio di dissapori tra le tante coppie, finche non capita la sua fidanzata e promessa sposa…

Una comicità e tante storie che hanno trovato nella televisione in bianco e nero del carosello il primo “palcoscenico” per tanti spettatori.

Lo spettacolo ne ripropone ambienti e stile, muovendo gli attori in un set televisivo degli anni sessanta in un pingpong dinamico ed effervescente con il Telefono Amico.


Cinematografo La Filanda


Sabato
23 Marzo

Ore 21.00

 

Domenica
24 Marzo

Ore 16.00 - 21.00

 

Lunedì
25 Marzo

Ore 21.00


 


Trailer

 

La sala professori


Regia di Ilker Çatak.
Con Leonie Benesch, Leonard Stettnisch, Michael Klammer, Rafael Stachowiak.

 

Quando la nuova insegnante di matematica e di educazione fisica di una seconda media tedesca, Carla Nowak, decide di prendere l'iniziativa per scoprire chi è il responsabile dei furti che si sono verificati nella scuola, lo fa con le migliori intenzioni.

Prima su tutte quella di interrompere la prassi degli interrogatori ai danni di studenti innocenti e di liberarli dall'ombra del pregiudizio che grava su di loro. Sa benissimo, perché lo ha visto con i suoi occhi, che, per esempio, anche tra il corpo docente c'è chi non brilla per onestà.

E sa benissimo, perché lo insegna in classe, che una tesi ha bisogno di una dimostrazione valida, da condursi passaggio dopo passaggio, altrimenti si finisce nell'ambito dell'opinione, nel relativismo, nell'anarchia. Eppure la sua azione finisce per innescare una reazione a catena, che sfocia proprio là dove Nowak non avrebbe mai voluto, in quell'immagine finale, che è iconograficamente associabile a una vittoria, ma racconta una tragica sconfitta.

E ce ne sono tante di contraddizioni apparenti in questo film, che scorre come un treno sull'unico binario di un'idea di partenza che dà luogo a una produzione inarrestabile di altre cellule.

Per esempio la contraddizione tra "tolleranza zero" e "democratizzazione", due parole chiave della policy della scuola, o quella interna alla questione della riservatezza (Carla non leggerebbe mai le pagine del diario di un ragazzo, però lascia accesa una webcam in sala professori, per quanto su un'inquadratura strettissima; e noi sappiamo, perché stiamo guardando un film, che certe scelte possono fare la differenza).

Nell'attenta sceneggiatura del regista Ilker Çatak e di Johannes Duncker, si parla dunque di un solo fatto ma di molte conseguenze. Si parla tra le righe di responsabilità personali, di comportamento collettivo e di come, ancora una volta, questi elementi possano non essere accordati tra loro. Si parla, senza retorica, del coraggio che ci vuole a pensare e agire diversamente dal gruppo.

La sala professori fotografa con la giusta drammaticità lo stato di un'istituzione in grossa crisi, esogena e endogena, in cui il rispetto che un tempo era precetto è stato sostituito dal sentimento umorale, per cui all'insegnante si dà retta finché è simpatico, sa intrattenere, non si fa scudo con il suo ruolo, perché allora quello scudo, sebbene di latta, diventa subito il bersaglio del tiro incrociato di alunni e genitori.


Prossimamente al Cinematografo La Filanda



 


Trailer

 

May December


Regia di Todd Haynes.
Con Natalie Portman, Julianne Moore, Charles Melton, Cory Michael Smith, Charles Green.

 

Elizabeth è un'attrice di successo che si trasferisce temporaneamente a casa di Gracie Atherton-Yoo, la donna che dovrà interpretare in un biopic. Anni prima Gracie si era trovata al centro di uno scandalo di cui avevano parlato tutti i mass media: moglie e madre esemplare in una cittadina del sud degli Stati Uniti, a 36 anni aveva iniziato una relazione extraconiugale con Joe Yoo, un tredicenne di origine coreana.

La relazione era uscita allo scoperto e Gracie aveva lasciato marito e figlio per vivere alla luce del sole la sua storia con Joe, sfidando la disapprovazione dell'ex marito e del figlio, nonché della comunità di Savannah. Joe e Gracie si erano sposati, avevano avuto tre figli e avevano continuato a vivere nella loro cittadina proclamando il loro vero amore. L'arrivo di Elizabeth però farà da cartina di tornasole di tutti i problemi rimossi da Grace, che sfoggia un sorriso costante e un'inesauribile capacità di apparire indenne da quello scandalo.

La storia di May December è pane per i denti del regista e sceneggiatore Todd Haynes, che conserva una particolare affinità con il "re del melodramma" Douglas Sirk di cui condivide la determinazione adesplorare l'universo della proibizione sociale: l'omosessualità del marito di Lontano dal paradiso, quella di Carol e Therese in Carol, e ora la relazione fra una donna e un ragazzino.

Ma questa volta scava il regista più a fondo nella psicologia complessa di Gracie, che gradualmente manifesta una sempre più inquietante incapacità di cogliere l'anomalia della sua situazione, e di rendersi conto che il suo sentimento per Joeha sfiorato il terreno pericoloso della manipolazione.