Stagione

Teatrale

La Filanda

 

Venerdì

4 marzo 2022

Auditorium La Filanda

Ore 21.00

Compagnia Torino Spettacoli

Shakespeare per 2

Baruffa teatrale all’ombra del Globe in compagnia di Prospero e Puck, Amleto e Schylock, Giulietta e Marcantonio

ideata da: Gian Mesturino e Girolamo Angione
musiche curate da: Gabriele Bolletta
coreografie di: Gianni Mancini
regia: Girolamo Angione

 

 

Un’epidemia di peste, che ricorda in modo impressionante quella che visse William Shakespeare nel 1592- 94, causa la chiusura dei teatri.
In un teatro, però, sono rimasti due attori e il pubblico. Le autorità vietano di lasciare la struttura.

Non resta che proporre una carrellata sulle opere del Bardo, aspettando tempi migliori... Quale giovane attore non sogna di interpretare un giorno in vita sua almeno una delle memorabili scene di qualche celeberrimo capolavoro dell’immortale Shakespeare? Di farne il proprio cavallo di battaglia, d’essere subissato dagli applausi, osannato dalla critica, portato in trionfo? Bene. 

I  due attori, presi dal sacro fuoco, comincino a sfogliare l’elenco delle opere del Bardo (fortuna che sono solo 37...), poi l’elenco delle scene più famose, e infine i personaggi più affascinanti e le battute più belle; e subito, come per gioco o per sfida o per invidia, perfidia, odio, amicizia, follia, disperazione, affetto, perfino per amore, si provino a recitarle: “Io faccio Prospero e tu Ariel, dai proviamo!”... “e Amleto? L’essere o non essere, te le vuoi perdere?” “Allora Enrico III: L’inverno del nostro scontento...”. E così via, da Giulio Cesare al Mercante di Venezia, da Macbeth a Re Lear, dalla Dodicesima notte al Sogno, alle Allegre comari, a Molto rumore per nulla.

I nostri attori scherzano tra loro, improvvisano, s’inventano gag e si fanno i dispetti; ma quando si tratta di recitare il Bardo diventano serissimi e danno il meglio di sé. Ne va dei loro sogni di gloria.

Dunque, se amate Shakespeare, non perdete l’occasione di scoprire per piccole dosi le sue opere più belle; non correte alcun rischio, perché, come dice il Poeta, “se noi, ombre, vi abbiamo scontentato, pensate allora - e tutto è accomodato - che avete qui soltanto sonnecchiato…”

IL DIVERTIMENTO E’ ASSICURATO