Stagione Teatrale

La Filanda

 

Venerdì

28 Aprile 2017

Auditorium La Filanda

Ore 21.00

SILOS Creative

Rotte mediterranee

Testi di Ivo Andric, Paolo Rumiz e Moni Ovadia.

 

Voce: Moni OVADIA
Voce: Anissa GOUIZI
Chitarra, composizioni e arrangiamenti: Giovanni SENECA

 

 

“Tutto ciò che questa nostra vita esprime - pensieri, sforzi, sguardi, sorrisi, parole, sospiri - tutto tende verso l'altra sponda, come verso una meta, e solo con questa acquista il suo vero senso. Poiché, tutto è passaggio, è un ponte le cui estremità si perdono nell'infinito e al cui confronto tutti i ponti dì questa terra sono solo giocattoli da bambini, pallidi simboli. Mentre la nostra speranza è su quell'altra sponda.”

Ivo Andric

 

Rotte Mediterranee è un recital per voce e chitarre basato sullʼintreccio di racconti e canzoni popolari dellʼarea mediterranea e composizioni originali di Giovanni Seneca.

Il mediterraneo non è solo un luogo geografico,è unʼatmosfera, un paesaggio. Eʼ, tra i punti cardinali, quello che vive nel presente: non è la proiezione smisurata della conquista dellʼovest, né il rigore nordico dellʼetica del lavoro, nonè lʼorigine che appartiene allʼoriente, ma è lʼesperienza della complessità, la ricchezza delle differenze.

Una dimensione della conoscenza non ossessionata dalla crescente velocità. Azzurro ma non sempre grigio sotto le nuvole, nero nellʼoscurità, dorato o roseo e perfino rosso sotto il sole, bianco o plumbeo, verde, trasparente, torbido: il mare si colora di una gamma smisurata di sfumature che rimbalzano nei suoni delle voci, dei luoghi, delle musiche.

I canti presentano elementi nelle lingue locali: bulgaro, serbo, greco, ladino, turco e vari dialetti italiani. Si tratta dunque di un repertorio plurilingue, in cui talora una stessa melodia accompagna testi in lingue diverse, talora una stessa canzone si compone di strofe in varie parlate.

Musiche e canti ispirati alle diverse culture del mediterraneo e al dialogo tra i popoli; partendo dallʼItalia si parte per un viaggio che tocca Spagna, Nord Africa, Grecia e arriva fino ai Balcani.

Particolarmente interessante la presenza di alcune sevdalinke bosniache, romanze dei sefarditi bosniaci nate principalmente da racconti popolari della tradizione orale.

Come ad aprire finestre sul mediterraneo, Moni Ovadia assieme a Giovanni Seneca fonde musica, canto e parole in una originale forma di concerto teatrale.