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La Stagione Teatrale 2014-2015

Auditorium La Filanda - Piazza Libertà - Cornaredo

 

Biglietto intero per ogni singolo spettacolo € 10,00
Biglietto ridotto per ogni singolo spettacolo € 7,00

 

Per gli iscritti all'ASSOCIAZIONE LA FILANDA ingresso scontato a € 7,00, previa presentazione della tessera.

 


   

Alessandro Manzoni.

William Shakespeare.

Moliere.

Omero.

 

Sono i grandi letterati le cui opere, adattate e/o rielaborate per uno spettacolo teatrale, verranno rappresentate nella stagione 2014-2015.

 

Riscoprite la vita, le opere e i volti di questi grandi letterati attraverso i link collegati ai loro nomi.

 


 

Stagione

Teatrale

La Filanda

 

 

 

 

Venerdì

5 dicembre 2014

Auditorium La Filanda

Ore 21.00

 

 

con il contributo di

 

 

 

Tutti gli iscritti alla ASSOCIAZIONE LA FILANDA

hanno diritto ad ingersso

scontato a € 7,00

previa esibizione

della tessera alla Biglietteria.

 

 

 

 

TEATRO DELL'ALEPH

 

TEATRO DE GLI INCAMMINATE E TEATRO DELL'ALEPH

Renzo e Lucia, promessi sposi

Mistero della Giustizia e della Provvidenza

 

 

In scena:

Adriana Bagnoli, Giorgia Biffi,

Andrea Carabelli, Matteo Bonanni,

Elena Benedetta Mangola, Diego Gotti

Salvatore Auricchio.

 

 

Regia:

Giovanni Moleri

 

Scenografia:

Giovanni Moleri e Domenico Tripodi

 

Riduzione teatrale:

Giovanni Moleri

 

 

 

Lo spettacolo, intrecciando la narrazione del romanzo I Promessi Sposi alla biografia famigliare di Alessandro Manzoni, affronta il tema della sofferenza umana quale "provvida sventura" attraverso la quale si manifesta il mistero del Dio misericordioso.

 

Lo spettacolo mette dunque in scena i personaggi principali del romanzo (Renzo, Lucia, Don abbondio, Fra Cristoforo, Don Rodrigo, L'innominato, il Cardinale Borromeo.....) e allo stesso tempo mette in scena Alessandro  Manzoni e la moglie Enrichetta Blondel al tempo in cui il romanziere progettò e scrisse i Promessi Sposi, quando, viaggiando tra Milano e Brusuglio, attraverso epistolari e note critiche, cercava di elaborare il proprio romanzo.

 

Episodi dolorosi, quali il distacco dalla madre vissuto da bambino,  la solitudine provata durante la prima giovinezza presso il collegio dei preti somaschi, la perdita dei figli morti precocemente, così come la morte della moglie Enrichetta, divengono fondanti per capire il senso della sua storia.

 

Lo spettacolo si ambienta in due spazi continuamente intercambiabili, nei quali si svolgono contemporaneamente ed alternativamente le due narrazioni, quella del romanzo e quella della biografia manzoniana. Il personaggio stesso di Manzoni, in un atto mimetico, s'incarnerà in alcuni protagonisti del Romanzo, entrendovi ed uscendone come un attore, per meglio mostrarne l'aspetto psicologico e spirituale.

 

Ambienti, quali le rive dell'Adda, la piazza del Duomo di Milano, il Castello dell'Innominato, il Lazzaretto, non vengono solo evocati dalla narrazione ma evidenziati attraverso artifici di illuminotecnica o di costruzione scenografica.

 

Affrontando alcuni temi storici, morali ed etici, lo spettacolo tenta di mostrare l'impegno profuso dal Manzoni riguardo alla fede cristiana e al mondo in trasformazione dell'ottocento, impegno che incoraggerà uno dei suoi figli a divenire uno dei protagonisti e militanti delle barricate nelle Cinque Giornate di Milano.

 

Lo spettacolo si chiude con le musiche del Requiem di Verdi, scritto per le esequie del Manzoni.

 


 

Stagione

Teatrale

La Filanda

 

 

 

 

Venerdì

30 gennaio 2015

Auditorium La Filanda

Ore 21.00

 

 

con il contributo di

 

 

 

TEATRO GOST

 

TEATRO GOST

La Bisbetica domata

Una commedia di William Shakespeare

 

 

Regia di:

Antonio Grazionl

 

Con:

Antonio Grazioli

Laura Negretti

Silvia Ripamonti

Daniela Italiano

Barbara Annoni

Anna Rachele Uslengo

Alessandro Baito

Stefano Pozzoli

 

 

 

 

Ecco la casa del ricco Battista, padre di Caterina e di Bianca, il quale è assillato da pretendenti che ambiscono alla mano di quest'ultima, e disdegnano quella della impossibile e caratteriale Caterina, pur bella e giovane, ma collerica, prepotente, e svelta di lingua, perciò bisbetica.

 

Battista pone come condizione alle nozze della dolce Bianca, prima il matrimonio della sorella maggiore, cosa che appare quasi impossibile. Due pretendenti, Gremio e Ortensio, conoscono un tale di Verona, di nome Petrucchio, bisognoso di quattrini, che potrebbe farsi avanti per sposare Caterina. Costui, maschio fino a oltre il midollo, si presenta e accetta di impalmare la bisbetica. Il duello si fa subito aspro e i due "fidanzati" vengono allo scoperto; lei si comporta da arrabbiata e rifiuta di avvicinare Petrucchio, e lui inizia a domare la puledra con una condotta allegra, stravagante, fissando addirittura la data del matrimonio.

 

Quando il giorno fatale arriva, Petrucchio si presenta in ritardo, vestito in qualche modo, e subito dopo la celebrazione se ne invola con lei. Le avventure si susseguono con la privazione a Caterina degli abiti e del cibo, con umiliazioni cocenti e spassosi comportamenti da parte di Petrucchio, che, bruscamente, le fa capire quanto deleterio sia il suo modo di fare e come si soffre quando si viene trattati male. Shakespeare fa dire ai servi: "la fa bollire nel suo stesso brodo". Intanto, Bianca è irretita da Lucenzio, un altro pretendente che per avvicinarla si è travestito da maestro di musica, e se ne innamora, fino al punto di sposarlo senza il consenso paterno.

 

Finalmente, la cura pedagogica di Petrucchio nei confronti di Caterina sembra sortire i suoi effetti, e la prova si ha allorché egli sfida i mariti di Bianca e di una vedova, sposata da un rassegnato Ortensio, a farsi obbedire dalle rispettive consorti. Le due signore se ne infischiano degli ordini maritali, Caterina invece è fedele al suo Petrucchio e docilmente lo asseconda. A chiusa del lavoro, c'è l'apparizione di Vincenzo, padre di Lucenzio, che pone la parola fine alla divertente e saggia favola del grande Bardo

   

 


 

Stagione

Teatrale

La Filanda

 

 

 

 

Venerdì

27 febbraio 2015

Auditorium La Filanda

Ore 21.00

 

 

con il contributo di

 

 

 

COMPAGNIA ESAGERA

COMPAGNIA ESAGERA - Roma

That's Amore

Una Commedia musicale di Marco Cavallaro

 

 

 

Con:

Isabella ADRIANI

Marco CAVALLARO

 

e la partecipazione di:

Antonio CONTE

 

 

Musiche Originali:

Piero Di Blaso

Scene:

Federico Marchese

Costumi:

Annalisa Gallina

 

 

 

Lui. Lei. Non si conosco.

Lui è lasciato dalla fidanzata. Lei molla il fidanzato. Lui e Lei sono cacciati di casa.

Lei e Lui affittano per uno strano scherzo del destino lo stesso appartamento.

Lui e Lei sono costretti a passare un intero week and insieme, ma Lei odia tutte i “Lui” e Lui odia tutti le “Lei”.

 

I problemi arrivano quando arriva “L’altro”. In una girandola di situazioni arriva la nuova commedia dell’autore dello spettacolo pluripremiato “Pericolo di coppia”.

 

Una divertente storia d’amore condita da dolci e romantiche canzoni, una vera è propria commedia musicale “da camera”.

 

Una favola moderna sul precariato, sulle nuove tecnologie e sul bisogno d’amarsi per affrontare la vita.

 

 


 

Stagione

Teatrale

La Filanda

 

 

 

 

Venerdì

27 marzo 2015

Auditorium La Filanda

Ore 21.00

 

 

con il contributo di

 

 

 

COMPAGNIA

IDIOT SAVANT/LUDWIG

COMPAGNIA IDIOT SAVANT/LUDWIG - Milano

Il marito smarrito

Liberamente tratto da "George Dandin" di Moliere

 

Regia e Drammaturgia
Filippo Renda

 

Con:

Pier Paolo D’Alessandro,

Matthieu Pastore, Laura Serena

Simone Tangolo, Anahì Traversi

 

Assistente alla regia:
Mattia Sartoni
Scene e Costumi:
Eleonora Rossi
Fotografa di scena
Sarah Casna

Traduzione
Matthieu Pastore, Filippo Renda

 

In un luogo non esattamente collocabile, né nello spazio, né nel tempo, una sorta di “FantaItalia” in cui si compattano g i anni ‘50, ‘60 e i primissimi ‘70, un luogo in cui dialetti e cadenze si mischiano ad usi verbali barbari, fino ad arrivare alla costituzione di un “Italiota volgare”, Giorgio Dandini, un villico ricco e onesto, ma anche geloso e permaloso, ha sposato Angelica di Sotenville, figlia di nobili genitori decaduti ma molto legati alla casta.

 

In effetti il matrimonio non è stato esattamente una scelta di comune accordo, ma, piuttosto, una trattativa tra i genitori e l’imprenditore agricolo, che hanno scambiato il lustro della nobiltà con il denaro sonante.

 

Così Angelica, insoddisfatta della sovrastruttura parentale, cederà alle lusinghe di Clitandro, signorotto delle zone vicine cafone e pieno di “fascino animale”: con questo duplice tradimento (al marito e alla famiglia) la ragazza spera
di dar sfogo al prorio atavico bisogno di libertà e di spensieratezza.

 

Anzi, proverà prefino a girare a suo favore le norme del buon vivere, potendo così beffare e liberarsi dalle gabbie sociali che le tarpano le ali. Ma esse, a hilei, sono di un acciaio infrangibile.

 

Comunque a rimanere assoluta vittima di tutti, padroni e servi, a venire umiliato, deriso e calpestato, sarà il povero Dandini, che non riuscirà a prendersi la minima soddisfazione neanche davanti all’evidenza più in eccepibile.

 

Cornuto e smarrito.

 

 


 

Stagione

Teatrale

La Filanda

 

 

 

 

Venerdì

24 aprile 2015

Auditorium La Filanda

Ore 21.00

 

 

con il contributo di

 

 

 

TEATRO LIBERO

TEATRO LIBERO

Ulisse, il ritorno

Viaggio poetico nell'uomo e nell'oggi

 

Progetto, drammaturgia e regia:

Corrado d'Elia


Assistente alla regia:

Andrea Finizio


Con:

Corrado d'Elia

attori della Compagnia Teatro Libero

 

 

Scene:

Fabrizio Palla
Luci:

Alessandro Tinelli
Fonica:

Giulio Fassina

 

Una drammaturgia originale, che indaga la necessità di tornare a noi stessi, a quello che più ci appartiene.

Tornare “a casa”.

Un viaggio alla ricerca del senso stesso del nostro viaggiare.

 

Il racconto di Omero è solo il punto di partenza. Come nei viaggi che si rispettano, salpiamo, pieni di eccitazione, senza davvero sapere dove arriveremo e cosa troveremo all'arrivo. Questo in fondo è il nostro spettacolo, un viaggio poetico nell'uomo e nell'oggi, una riflessione necessaria sul contemporaneo, sull'arte, sui disastri e sulla bellezza del nostro tempo.

 

In un’epoca in cui non si respirano più sogni, gli ideali muoiono e l’etica e l’utopia vanno scomparendo, come non fermarsi per un po' e chiedersi: Chi siamo? e dove stiamo andando?

 

Ecco dunque che la necessità di "tornare a casa" vuole dire innanzitutto tornare a noi stessi, a quello che più ci appartiene, a quello che davvero siamo e che forse col tempo ci siamo dimenticati di essere. Tornare all'inizio, al nostro primo sguardo, ai nostri primi ricordi, per comprendere come eravamo e come forse avremmo dovuto essere.

 

Tre personaggi, tre naufraghi della vita che, insieme, in uno spazio che è insieme teatro, imbarcazione e sala da ballo, raccontano la propria storia, mentre presente e passato si confondono in un'atmosfera onirica e sospesa.

 

Sullo sfondo il continuo rimando ai personaggi di Omero, ma soprattutto alle atmosfere profonde e poetiche dei film di Theo Angelopoulos, regista greco da poco scomparso, cui è dedicato lo spettacolo.

 
     

teatro@lafilandacornaredo.org