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La stagione teatrale Auditorium La Filanda - Piazza Libertà - Cornaredo
Biglietto intero per ogni singolo spettacolo € 7,00
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Giovedì 12 febbraio 2009 Auditorium La Filanda Ore 21.00 |
Spell your name Mr. Brecth Biografia in musica di Bertold Brecth
Uno spettacolo ideato e orchestrato da: Mario BORCIANI Interpreti: Anna ZAPPAROLI, Benedetta BORCIANI, Beniamino BORCIANI e LA BAND |
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La compagnia
«I Borciani, come una volta i Bach, sono una famigliona straordinariamente musicale» scriveva nel 2003 il prestigioso critico Lorenzo Arruga.
Difatti la compagnia, che ha debuttato nel 1997 a Milano, è partita dal nucleo originario [Anna Zapparoli (attrice/cantante/drammaturgo) e Mario Borciani (compositore, pianista e direttore musicale)].
Poi sono stati accolti nella compagnia i figli Benedetta (attrice diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, ma anche cantante e violinista) e Beniamino (cantore nel Coro delle voci bianche del Teatro alla Scala, clarinettista e sassofonista).
Lo spettacolo
Un’edizione più strettamente legata alla figura umana e politica di Bertolt Brecht e che è già stata presentata con enorme successo a Parigi e a Londra.
Struttura portante della nuova messa in scena sono i verbali del processo intentato a Brecht dalla Commissione del senatore McCarthy, la cosiddetta “caccia alle streghe”: nel tentativo di inquadrarlo politicamente quale membro del Partito comunista, la commissione (impersonata qui dai musicisti/attori della band) ficca il naso negli affari privati e artistici del signor Brecht; le sue risposte innescano una sorta di flashback da cui nascono le poesie, le canzoni e le situazioni della storia teatrale e umana di Brecht.
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Giovedì 26 marzo 2009 Auditorium La Filanda Ore 21.00
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Interno Contemporaneo Due soliloqui in un monolocale qualunque in una città qualsiasi
Uno spettacolo di: Laura CASATI e Giulia DONELLI Con: Giulia CAILOTTO, Alessandro MERCURIO e la voce di Ambra D'AMICO
Regia di: Laura CASATI |
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TERRA SMOSSA (Interno giorno) di Laura CASATI
Una studentessa universitaria si sta vestendo e truccando, è molto in ritardo. Deve sostenere un esame di letteratura classica, l’ultimo prima della tesi e teme che l’emozione possa giocarle brutti scherzi.
Si sente sotto pressione anche perché in città vige il coprifuoco, c’è il divieto di circolare ed anche un solo minuto di ritardo può esserle fatale. Inoltre da tempo non ha più notizie del fratello soldato e teme sia morto ed esita ad uscire di casa.
Improvvisamente una voce nella stanza inizia a snocciolare una serie di divieti. Chi parla? Il fantasma di Antigone venuto a farle visita. L’esame universitario passa in secondo piano e le due donne, la studentessa e l’ombra, si confrontano, litigano e scoprono che la loro storia è molto simile. Insieme, con un rito tutto femminile si vestono, si truccano e si preparano ancora una volta ad “uscire allo scoperto” per sfidare un divieto.
TITOLI DI CODA IN BIANCO E NERO (Interno notte) di Giulia DONELLI
Una Lei riversa un fiume di parole addosso a un Lui che, sordo, stacca la protesi acustica, decide di non starla più a sentire e si ritrova solo. Parole quasi da copione, di un film classico, di un film d’amore dai toni altisonanti che in questo caso il protagonista ha scelto di non sentire perché lo avrebbero straziato.
Ma la sua decisione non è bastata ad arginarne l’impatto, che ha lasciato un segno indelebile nel ricordo e le sue notti insonni lo fanno affiorare, questo ricordo.
E soprattutto quelle parole: il tempo non ha cancellato la loro natura cinematografica e bastano pochi secondi di uno “zapping” notturno per scatenarli con la stessa forza brutale e per farglieli rivivere come se stessero accadendo proprio allora. Ed ecco che lui si immedesima “ in tutti i sensi e con tutti i sensi, ancora” in quel film che non è rimasto muto…
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Mercoledì 20 maggio 2009 Auditorium La Filanda Ore 21.00 |
Uno spettacolo di Cabaret Una sorpresa per la chiusura della stagione
Music and Partners e il Gruppo Teatro dell’Associazione La Filanda hanno pensato, per la chiusura della stagione 2008-2009, di portare sul palco dell’Auditorium le voci, le battute, i monologhi, le strofe, le canzoni e le gags di alcuni interpreti del Cabaret contemporaneo.
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ARCHIVIO STAGIONE 2008-2009 Gli spettacoli programmati nella stagione 2008-2009 con foto di scena e rassegna stampa degli eventi
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Giovedì 25 settembre 2008 Auditorium La Filanda Ore 21.00 |
Ricordando Lucio Battisti Una serata di canzoni, aneddoti, immagini, ricordi di un granda interprete
Narratore: Carlo NEGRI Voce: Alessandra
EXTRA BAND Bernardo LANZETTI (voce, chitarra, armonica, Glovox ) AlexGIALLOMBARDO (chitarra elettrica e acutica, voce) Andrea ANZALDI (basso elettrico, voce) Vanni COMOTTI (batteria, voce)
"special guest" |
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Le parole di Carlo NEGRI, nella veste di guida, che ci accompagnano lungo il percorso dei ricordi, l’emozionante voce di una interprete come Alessandra, il sound di un gruppo di professionisti, la EXTRA BAND, i cui componenti sono stati e sono tutt’ora simboli di una musica rock che non tramonta mai.
Bernardo LANZETTI (voce, chitarra, armonica, Glovox ) dalla P. F. M., Enrico BIANCHI (tastiere, voce, timbales) dai Gens, Alex GIALLOMBARDO (chitarra elettrica e acustica, voce), Andrea ANZALDI (basso elettrico, voce), Vanni COMOTTI (batteria, voce) dall’Equipe84.
La partecipazione intensa e commossa di un cantante e compositore - Gian PIERETTI - che viene dal passato,
che molto ha scritto per sé e per altri, che in un lontano Cantagiro ha stretto amicizia con un giovane Lucio Battisti,
che - nel 2005 - ne ha riproposto le più note canzoni nel concerto “Il Meglio della Nostra Vita”, e che ha scritto
per Lucio, in quell’occasione: |
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Sabato 25 ottobre 2008 Auditorium La Filanda Ore 21.00 |
Il Parlamento e la Bilora Il Ruzzante fra la commedia dell'arte e il Teatro No
Senografia e disegno luci: Kuniaki IDA Costumi: Ambra RINALDO
Con : Beniamino CALDIERO, Angelo CROTTI, Salvatore DI NATALE, Cecilia DI DONATO, Laura POZONE, Angela BATTISTELLO
Regia: Kuniaki IDA |
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Kuniaki Ida ha scelto due classici, il Parlamento e la Bilora del Ruzante, per illuminare le caratteristiche comuni di due forme teatrali - la Commedia dell’Arte e il Kyogen, antica farsa giapponese - solo apparentemente distanti. Per la prima volta nella storia, attori non giapponesi recitano negli spazi del Teatro No.
La comprensione dello spettacolo comunque non si basa sul solo linguaggio orale ma sull’immagine ed il movimento. Seguendo la tradizione della Commedia dell’Arte, alcuni attori usano maschere, concentrando così tutto lo spettacolo sul solo gioco dell’attore.
Il Parlamento di Ruzante “che ièra vegnù de campo” offre un potente scorcio della realtà della guerra: protagonista assoluto della pièce è un villano goffo, beffato e coperto di malattie e pidocchi, che ritorna dalla guerra e racconta le sue disavventure al compare Menato. Colpisce la grande attualità nella trattazione del problematico rapporto dell´uomo con la guerra e dei poveracci mandati come carne da macello per acquietare le voglie dei potenti.
La stessa straordinaria caratteristica, tipica del Ruzante, di trattare temi “universali” al di là delle contingenze storiche ritorna nella Bilora, una commedia antica che tocca in realtà un tema profondamente contemporaneo: la tragedia di quei popoli che sono costretti a lasciare la propria terra, le loro case ed i loro cari, seguendo le illusioni e le allucinazioni di una vita migliore create dal “primo mondo”.
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Venerdì 7 novembre 2008 Auditorium La Filanda Ore 21.00 |
La Musica della Regina Concerto per Arpa e Organo
Musiche di: J. S. BACH, Angelo CORELLI, D. BAXTEHUDE, G. F. AENDHEL, G. B. VIOTTI, C. SLZEDO, P. MASCGNI
Con la partecipzione di: Luisa PRANDINA Prima arpa al TEATRO alla SCALA di MILANO
Organo: Ruggero CIOFFI
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Giovedì 13 novembre 2008 Auditorium La Filanda Ore 21.00 |
Novecento Monologo teatrale di Alessandro BARRICO
Interpretato e diretto da: Corrado D'ELIA Sceneggiatura e costumi di: Francesca MARSELLA |
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"Non si è completamente fregati finché si ha una buona storia da raccontare......"
E Novecento è sicuramente una buona storia da condividere, forse una delle migliori; la storia, incredibile, fantastica, quasi irreale di Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento, un pianista, anzi il più grande pianista del mondo, nato su una nave e lì vissuto per tutta la vita senza mai scendere. L'uomo che sapeva suonare una musica ... indefinibile, soprattutto quando suonava in terza classe, per chi non se la poteva permettere.
La dimensione è quella del ricordo, denso, intenso, come quello delle grandi storie che parlano di un tempo andato, quelle che riempiono le ore lunghe, magari ascoltate dalla rauca voce di un marinaio in una bettola in un porto, tra incanto e incredulità, tra verità e allucinazione.
Il tempo della storia è quello dei meravigliosi Anni Venti, a cavallo tra le due guerre, l'età del "jazz", quando ogni cosa sembrava muoversi seguendo quel ritmo irresistibile. Il ritmo è quello gradevolmente denso, di quando le parole e la musica si incontrano in accordo e si scambiano i ruoli, le parole diventano musica e le note racconto indispensabile, fino a comporre una partitura originale, unica.
Il luogo, è una nave, il Virginian, dal nome che sa di lontano, che fa la spola dall'Europa alla sognata America e che racchiude in sé tutte le storie del mondo. Per tutto questo Novecento non è un monologo, ma un incarnato di perfezione, una favola struggente e bellissima da raccontare con la stessa malinconica voluttà che lui usava quando accarezzava le curve di un ragtime.
“Suonavamo perché l’Oceano è grande, e fa paura, suonavamo perché la gente non sentisse passare il tempo, e si dimenticasse dov’era e chi era. Suonavamo per farli ballare, perché se balli non puoi morire, e ti senti Dio.
E suonavamo il regtime, perché è la musica su cui Dio balla quando nessuno lo vede.
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Giovedì 15 gennaio 2009 Auditorium La Filanda Ore 21.00 |
Operetta, Duetti e Romanze Un pianoforte, un tenore, una soprano e le note di una grande musica |
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La voce, quando è modulata da anni di studio e di lavoro, diventa uno degli strumenti più sublimi, con un’ampiezza di registri e di tonalità che superano quanto realizzato materialmente dall’uomo per il piacere del suo spirito.
Basta quindi molto poco - una voce, un pianoforte - per catturare il nostro udito e sollevarci per un attimo dai nostri problemi quotidiani, portandoci al di sopra delle preoccupazioni, della noia, delle abitudini.
E’ con questo scopo che l’Associazione La Filanda propone questa serata, dove la musica che scorrerà dal palcoscenico sarà quella - da riscoprire più spesso - delle arie, dei duetti, delle romanze da opere e operette, un po’ dimenticate in questi anni dai circuiti televisivi, con la segreta intenzione di aprire una strada e con la speranza che poi lo spettatore non si fermi qui, ma prosegua - secondo il suo animo - in un percorso che lo riporti a gustare sempre meglio questo sottile piacere che dà la musica.
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